BUON NUOVO INIZIO PAPA DEI POPOLI
Il saluto della grande famiglia di Agata Smeralda a un vero uomo di Dio
«La sofferenza che si è fatta presente nell’ultima parte della mia vita l’ho offerta al Signore per la pace nel mondo e la fratellanza tra i popoli». Queste le ultime parole di Papa Francesco. Il Santo Padre che verrà ricordato per essere il “Papa dei popoli”. Il Pontefice che, fin da subito, si è schierato con gli ultimi, con i più deboli. Gli indifesi. Nei suoi anni di pontificato ha combattuto contro la guerra, contro ogni violazione dei diritti dell’uomo e del fanciullo. Sempre al fianco dei migranti, delle vittime e dei poveri. Papa Francesco, ricordando le parole di Giorgio La Pira, ha iniziato a condurre la “barca di Pietro” in punta di piedi, con diligenza e solerzia, conquistando il cuore di tutti. Fin da subito si è dimostrato un grande condottiero capace di condurre la Chiesa verso le nuove necessità, svecchiandosi e rimanendo al passo dei nostri tempi. Come un capitano esperto, ha navigato i mari impervi, sempre alla ricerca della vita e della dignità umana da far vincere sopra ogni cosa. Come grande capitano della “barca di Pietro” si è scagliato contro sofferenze e ingiustizie, direzionando il timone verso la retta via. Dall’Ucraina alla Palestina, ha combattuto strenuamente la violenza e le guerre che impoveriscono, creano dolore e uccidono, soprattutto gli indifesi. E non è un caso che, anche a poche ore dal suo decesso nel suo ultimo Urbi et Orbi di Pasqua, abbia lanciato un appello di pace.
Papa Francesco era un vero uomo di Dio. Capace di indicare la strada da seguire a tutti, anche alla grande famiglia del Progetto Agata Smeralda. Perché ha voluto bene a tutti quelli che si prodigano per fare del bene e, nel 2022 per i nostri 30 anni di operato, ce lo ha dimostrato. Ci ha accolti in Vaticano, nella sua casa, invitandoci a diventare quella metà della medaglia che veniva lasciata come ultimo barlume di speranza ai bambini dello Spedale degli Innocenti. Di farlo per i tanti bambini poveri e abbandonati nelle periferie del mondo dei quali ormai da tanti anni ci prendiamo cura. Una speranza pura e sincera che si trasmette solo con amore e tenerezza sinceri. Sentimenti che il Santo Padre ci ha voluto ricordare di persona. Una tenerezza troppo spesso dimenticata, ma che noi abbiamo sempre preso a cuore per far sì che i piccoli e i poveri non siano più disprezzati, scartati, abbandonati, ma possano rialzarsi e vivere secondo la loro dignità di figli di Dio. Parole che ci hanno spronato e stimolato a fare sempre meglio. A rimboccarci le maniche per scrivere sempre più storie di resurrezione. Ma soprattutto facendoci capire che il nostro operato benefico, nelle periferie del nostro mondo, è in perfetta sintonia con la via tracciata dal Santo Padre e con il Vangelo di Gesù Cristo.
In quel breve incontro, Papa Francesco è riuscito, ancora una volta, a indicare la giusta via. Lo ha fatto con affetto e tenerezza, tipici di un uomo saggio e risoluto, consapevole che il giusto modo per farsi ascoltare sia questo. E, adesso, che non c’è più il dolore e la sofferenza per una perdita così importante aumentano sempre di più. Per questo voglio unirmi, insieme a tutta la grande famiglia del Progetto Agata Smeralda, con ancor più forza, al lutto che ha colpito la Chiesa e tutto il mondo. Per questo teniamo fortemente a ringraziare Papa Francesco per tutto il suo operato di vero uomo di Dio. Per questo ci permettiamo di prendere in prestito, ancora una volta, le sue parole per rendere meno pressante, opprimente e soffocante il dolore: «La morte non è la fine di tutto, ma solo un nuovo inizio». Buon nuovo inizio Papa dei Popoli!
Continueremo a seguire la via che hai tracciato, consapevoli che sarà in sintonia a quella del tuo successore.
Mauro Barsi