Festa di Agata Smeralda

 In Eventi, Omicidio stradale

La grande famiglia di Agata Smeralda si è riunita ancora una volta per il compleanno dell’Associazione che ormai da ventidue anni si impegna con costanza e dedizione perché il diritto alla vita e alla dignità di ogni persona umana sia rispettato in ogni angolo del mondo. Anche e soprattutto lì dove garantire questo diritto è una vera e propria impresa.

Il primo momento della festa 2013 è stato straordinariamente suggestivo. Sabato 5 Ottobre nella Chiesa di Santa Felicita si è esibita la Corale Laurenziana “G. D’Amato” di Chiavenna. Questo ensemble della provincia di Sondrio, tutto al femminile, diretto dal M° Enzo Molinetti ha regalato grandi emozioni esibendosi in quella che fu la Chiesa dei Medici.

Ed anche la Corale è stata protagonista il giorno successivo quando tutti gli amici di Agata Smeralda si sono ritrovati in Piazza SS. Annunziata. Dapprima nella Chiesa di S. Maria degli Innocenti dove, come ogni anno, è stato deposto un omaggio floreale nella pila dell’acqua benedetta, proprio lì dove nel 1445 fu abbandonata la piccola alla quale fu dato il nome che è stato scelto dall’Associazione fiorentina. “Non è un caso che le nostre feste inizino qui – ha commentato il Presidente del Progetto Agata Smeralda, il Professor Mauro Barsi – perché è da qui che è partito tutto. Ed è da qui, da questo gesto d’amore e di accettazione dell’amore che tutto continua a partire”. Fin da subito il Professor Barsi ha voluto porre l’attenzione dei numerosi presenti – la Basilica della SS. Annunziata dove ci si è recati subito dopo era davvero arricchita dalla presenza di tantissimi amici – che la festa di quest’anno assumeva un valore speciale, alla luce del dramma di pochi giorni fa nel mare di Lampedusa. “Ho pensato a lungo sull’opportunità di mantenere il termine festa, ma mi sono convinto pensando che questi nostri incontri diventano occasioni di riflessione, momenti nei quali ribadire, una volta di più, che anche nei volti di quelle vittime c’è il volto del Signore Gesù. Ed auspico anche che il mondo della politica, nazionale ed internazionale, comprenda che non è più il momento di pettinare le bambole, questo è un vero e proprio crimine contro l’umanità”.

Alla festa nella Basilica hanno partecipato davvero in tanti, a cominciare dal Vescovo Ausiliare di Firenze, S.E. Mons. Claudio Maniago che ha portato un messaggio dell’Arcivescovo di Firenze, Card. Giuseppe Betori, che non ha potuto presenziare fisicamente alla festa, ma lo ha fatto in altri modi. Innanzitutto con il messaggio scritto, ma anche attraverso la testimonianza video registrata in occasione del viaggio in Brasile della scorsa estate, che ha consentito al Card. Betori di constatare di persona l’opera dell’Associazione. “Agata Smeralda è un arricchimento per tutti noi, è una realtà nata all’interno della Chiesa fiorentina, ma soprattutto – ha detto l’Arcivescovo di Firenze – Agata Smeralda è l’immagine della Chiesa che si china sui sofferenti”. Parole che hanno emozionato tutti i presenti e che anche Mons. Maniago ha fatto sue, ribadendo come “Agata Smeralda siamo noi, tutti quanti noi” . Presente anche l’Amministrazione comunale fiorentina con il Sindaco ed il Vicesindaco, Matteo Renzi e Stefania Saccardi, entrambi da sempre molto vicini al mondo dell’Associazione. Se Saccardi ha posto l’attenzione su quanto Firenze ed i fiorentini fanno nel mondo della solidarietà, Renzi ha invece voluto ribadire il suo ringraziamento all’Associazione, “un ringraziamento alla provocazione d’amore che Agata Smeralda fa ogni giorno”. Lo stesso Renzi ha ricordato la figura di Don Renzo Rossi: questo grande amico è stato presente nei discorsi di tutti, la sua figura ed i suoi “nocchini” sono arrivati forti e chiari anche dal Cielo.

E la festa è stata come sempre l’occasione per la consegna del Premio “Prima di tutto la Vita”, giunto alla sua sedicesima edizione, ideato in memoria di Fioretta Mazzei, stretta collaboratrice di Giorgio La Pira, per ricordare e segnalare l’opera di persone e gruppi che si sono distinti nell’impegno in nome della vita e della dignità umana. Quest’anno il premio, consistente in una ceramica invetriata robbiana raffigurante la piccola Agata Smeralda ed Euro 5.200, è andato all’Associazione Lorenzo Guarnieri Onlus, per “l’impegno, convinto e propositivo, dell’Associazione intitolata al giovane Lorenzo, ucciso a Firenze da un motociclista sotto gli effetti di alcol e droga, che sta producendo una nuova e doverosa attenzione a questo doloroso problema, stimolando anche la politica, spesso distratta nelle questioni che riguardano la vita quotidiana delle persone, ad assumere iniziative di contrasto più decise ed efficaci”.

A chiudere la festa, prima della Concelebrazione Eucaristica, le testimonianze di alcuni dei tanti missionari che operano nel mondo anche a nome di Agata Smeralda: Suor Marcella, che si spende nell’inferno di Haiti; Don Luca che opera a Salvador, Suor Raffaella che è responsabile delle case famiglia per le tante ragazze madre di Salvador Bahia. E poi Padre Ferdinando, alla cui opera sono stati destinati i 5.200 Euro del premio. Nel salutare tutti ha voluto chiedere, con grande emozione, la benedizione dei tre Lorenzo: Lorenzo Milani, Renzo Rossi e Lorenzo Guarnieri. Perché quella di Agata Smeralda è e continua ad essere una straordinaria storia d’amore.

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