IL VESCOVO PAOLO BIZZETI: “LA FELICITA’ E’ UNA SCELTA”

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Il Vescovo Paolo Bizzeti, Vicario Apostolico dell’Anatolia e fiorentino di nascita, di passaggio da Firenze, ha deciso di far visita ai cari amici del Progetto Agata Smeralda.

Per noi è il nostro Padre Paolo, che da sempre è alle origini di quel Progetto che ha voluto con forza e che, ancora oggi si impegna, con il suo lavoro sul campo, di portare avanti con amore e dedizione unici.

Oggi si trova a lottare con tenacia e coraggio in prima linea in Anatolia al servizio di quei fratelli perseguitati, costretti a vivere in una grave situazione di disagio sociale: migliaia di rifugiati cristiani in terra turca che hanno bisogno di un aiuto concreto, di calore e di amore.

In Anatolia, giorno per giorno combattiamo, al fianco di Padre Paolo, la battaglia più importante. Quella per infondere una luce di speranza alle migliaia di rifugiati provenienti da Siria, Iraq, Iran e Afghanistan. La lotta, dapprima iniziata per i rifugiati cristiani, adesso coinvolge tutti, indipendentemente dalla propria religione: perché tutti hanno il diritto di vivere con dignità pensando al futuro positivamente.

Un Vescovo di frontiera, che ha tenuto a ricordare a tutti gli amici di Agata Smeralda quali siano i valori della vita, anche in un periodo complicato come quello che stiamo vivendo a causa della pandemia.

“Agata Smeralda esiste da trent’anni. Sono trent’anni di miracoli che il Signore ha operato, grazie anche all’aiuto di tutti gli amici di Agata Smeralda. Io sono ben felice di essere stato testimone, fin da subito, di questi miracoli. Miracoli che si riassumono in una frase molto semplice: prendere a cuore il prossimo. Un prossimo che vive in condizioni difficili, disagiate, di abbandono e spesso vicino alla morte.

Non è un miracolo magico. Nasce dall’amore e dal cuore di voi, cari amici benefattori, che tanto riuscite a fare. Sono trent’anni che meritano una festa e un pellegrinaggio in Turchia, perché il vostro aiuto è stato fondamentale, ma è ancora essenziale. Le necessità, purtroppo sono aumentate e, di conseguenza, anche il nostro impegno deve aumentare. Il problema in Anatolia è sempre più grande. I rifugiati cristiani non sono ben accettati da nessuna parte e contano su di noi, perché siamo rimasti gli unici a sostenerli e ad aiutarli.

Amici di Agata Smeralda, la felicità è una scelta, non un destino! Noi qui in Turchia, accanto ai rifugiati e ai poveri, siamo ogni giorno in una trincea dove, grazie a Dio, cadono le illusioni e anche questa pandemia è preziosa per invitarci ad un cambiamento di vita per un mondo più umano e fraterno. Si può anche morire, ma sperimentando che essere amati e amare è più importante della stessa morte.

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