1445 – 2025 Buon Compleanno Agata Smeralda!

 In Lettere del Presidente, Notizie


Oggi, 5 febbraio, si celebrano i cinquecentottant’anni dalla nascita di una bambina che, nel lontano 1445, fu abbandonata nella pila dell’acqua benedetta presso lo Spedale degli Innocenti di Firenze, e venne poi accolta da mani ignote in quella benefica Istituzione. Fu la prima ospite dello Spedale e, come risulta dal “Libro dei fanciulli” ivi conservato, le fu dato il nome di Agata Smeralda. Fu chiamata Agata in onore del Santo del giorno: infatti il 5 febbraio del 1445 si festeggiava – proprio come oggi – Sant’Agata Martire. E per mettere in evidenza l’importanza della vita umana, anche quella della creatura più povera e più abbandonata, ad Agata venne aggiunto il nome di una pietra preziosa: lo smeraldo.
La piccola Agata Smeralda, dopo pochi giorni dal suo arrivo, fu data a balia a una famiglia di contadini nella campagna di Castelfiorentino. Ben presto, l’Istituto ebbe modo di verificare che la bambina, già gracile e sofferente, si era gravemente ammalata, e quindi la riportò presso lo Spedale degli Innocenti. Dopo poco più di un mese, la piccola Agata Smeralda morì. Fu poi chiarito che la causa della sua grave malattia, e quindi della sua morte, erano stati i morsi dei topi.

Mai e poi mai avremmo pensato che Agata Smeralda, nata a Firenze, in realtà aveva fatto la fine di tanti bambini e di tante bambine delle poverissime favelas e delle baraccopoli della Bahia, in Brasile, e del Sud del mondo, che continuano ancora oggi a morire, e più o meno per gli stessi motivi: abbandono e povertà.

Il nome di quell’antica bambina, oggi, risuona forte e diventa un segno concreto di speranza e di amore. La storia di Agata Smeralda sembra un film che attraversa i secoli, e la cui regia è sempre nelle mani della Provvidenza di Dio e nella generosità di tantissime persone che, con noi, si rimboccano le maniche! Per questo diventa di vitale importanza che tutti noi continuiamo a camminare insieme per non abbandonare le nostre amate creature al loro triste destino.

La bambina Agata Smeralda continua ad essere ancora oggi la protagonista di una bellissima storia d’amore e il personaggio principale di tante storie di resurrezione.

Mauro Barsi

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