AGATA SMERALDA PIANGE ALEANDRO PETRUCCI E NON DIMENTICA I TERREMOTATI

 In Lettere del Presidente, Notizie

Aleandro Petrucci se n’è andato. Il 23 Dicembre il Sindaco di Arquata del Tronto, simbolo della voglia di rinascita del suo Paese e in generale di tutti i territori colpiti dal sisma del 2016, è morto. Fu lui, la notte del 24 Agosto 2016, ad aggiornare in lacrime un Paese intero sulle condizioni del Centro Italia e da lì divenne l’emblema del desiderio viscerale di tornare alla normalità.

Simbolo di una lotta per una ricostruzione macchinosa e troppo lenta per chi, ancora oggi, vive nei prefabbricati. Il miglior testimonial di una terra colpita drammaticamente da un evento dirompente che ha squarciato la vita di tutti i suoi abitanti. Un uomo di grande cuore che ha amato ogni singolo lembo della sua terra e che si è sempre battuto per far sì che i suoi amati concittadini tornassero alla propria quotidianità.

Gli eventi sismici del Centro Italia hanno avuto inizio nell’Agosto 2016. La prima forte scossa si è verificata quel maledetto 24 Agosto. Due potenti repliche sono avvenute il 26 ed il 30 Ottobre, la scossa più forte registrata. Questa serie di tragici eventi ha provocato complessivamente 11.000 sfollati, 388 feriti e 303 morti, più di 50 solo ad Arquata del Tronto.

Come succede sempre, quando arrivano richieste di aiuto, il Progetto Agata Smeralda è intervenuto prontamente in aiuto di chi stava soffrendo. Un aiuto di consueto rivolto ai bambini più poveri tra i poveri del sud del mondo, ma senza mai dimenticare il nostro Paese. Non avremmo mai potuto ignorare la tragedia che si era compiuta.

Agata Smeralda ha avuto l’onore e la fortuna di trovare in quelle terre un Sindaco premuroso, capace di prendersi cura della sua terra e dei suoi cittadini. Tra Aleandro e me è nata un’amicizia fraterna così come con tutta la grande famiglia di Agata Smeralda. Grazie a lui ho capito che l’aiuto sarebbe dovuto proseguire nel tempo, per sostenere i terremotati. Persone dimenticate da tutti e private della propria dignità. Uomini, donne e bambini costretti, ancora oggi, a vivere disagi profondi. Circondati ancora dalle macerie che non permettono di voltare pagina e costretti a vivere in case prefabbricate che in inverno, spesso, non permettono di fare una doccia calda o di avere la corrente elettrica.

Da lui è nata l’iniziativa di festeggiare l’Epifania insieme, allestendo un pranzo da condividere con tutti, donando generi alimentari. Questo ha permesso agli amici di Agata Smeralda di vivere la gioia ritrovata nei sorrisi dei bambini e la speranza rinata negli occhi degli anziani.

Il legame saldo e indissolubile che si è creato con Aleandro e con i cittadini di Arquata del Tronto di certo non si interromperà proprio adesso. Un rapporto di amicizia che ha portato il Sindaco e un folto gruppo di abitanti di Arquata a visitare la nostra Firenze. Due giorni di gita trascorsi insieme, organizzati da Agata Smeralda, per allietare e condividere le sofferenze dei terremotati. Nel momento, dunque, in cui viene a mancare il faro che ha illuminato la via a tutti nei momenti più bui, l’aiuto a quelle terre e ai suoi abitanti non cesserà.

Purtroppo l’emergenza Covid-19 ci impedirà di trascorrere l’Epifania insieme agli amici marchigiani, ma la festa è soltanto rinviata. L’appuntamento, diventato ormai una routine per chi abita in quelle zone, è rimandato di qualche mese. Agata Smeralda tornerà ad Arquata del Tronto durante le festività pasquali per celebrare la Resurrezione. L’obiettivo è sempre quello di portare felicità e speranza a chi ogni giorno lotta per un briciolo di normalità. Una festività simbolica in cui non dimenticheremo di certo di salutare ancora una volta il nostro amico Aleandro facendolo vivere per sempre nei nostri cuori e nei nostri ricordi.

Mauro Barsi

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