Congresso Rotary – Distretto 2071

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In occasione del Congresso del Rotary – Distretto 2071, che si è tenuto a Firenze presso l’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche il 23 e 24 Maggio 2015,  su invito del Governatore Arrigo Rispoli, Mauro Barsi, Presidente del Progetto Agata Smeralda, ha tenuto una relazione sul tema “Agata Smeralda e il progetto distrettuale per i bambini di Haiti”; durante il suo intervento ha letto una lettera inviata per l’occasione da Suor Marcella Catozza per ringraziare gli amici rotariani del loro impegno al servizio dei bambini di Haiti.

Port au Prince – Haiti, 11 Maggio 2015

Alla cortese attenzione del Governatore Dott. Arrigo Rispoli e di tutti i soci dei Rotary Club del Distretto 2071

Carissimi amici,

tramite il Prof. Mauro Barsi, da molti anni mio fraterno amico e Presidente del Progetto Agata Smeralda, cerco di raggiungervi, non potendo essere presente a questo Vostro importante meeting.

Con questa mia lettera sono a ringraziarVi per l’aiuto concreto e significativo che ci avete dato nel corso di questi anni. Un aiuto che è iniziato nel 2012/2013 grazie all’Ing. Franco Angotti ed alla sua gentile Signora Giovanna ed è poi proseguito fino ad oggi con il Dott. Arrigo Rispoli e alla sua cara Signora Maria Paola.

Un grande aiuto per noi, qui sperduti in una delle più povere e violente baraccopoli della capitale di Haiti, dove fino a pochi anni fa non erano ammessi uomini bianchi e dove nove anni fa sono stata mandata dall’Arcivescovo di questa Diocesi, che sfidava il carisma francescano a raggiungere davvero i più poveri e dimenticati del Paese. Entrai da sola con una consorella, che pochi anni dopo fu costretta, per gravi problemi di salute, a rientrare in Italia. Arrivai con le poche cose che avevo, mentre tutte le grandi ed importanti organizzazioni mi dicevano di non farlo, perchè Waf Jeremie era un luogo troppo violento e pericoloso.

Ma se in questi luoghi non entriamo noi missionari, chi ci deve entrare?

Una situazione dura, difficile e pericolosa. Una situazione in cui il mare di bisogni mi sormontava e la mia inadeguatezza a dare una risposta si faceva ogni giorno più evidente. Poi il terribile terremoto del 2010, tutti in ginocchio. Le poche cose che avevo furono spazzate via in pochi minuti di tremore della terra : un ambulatorio distrutto, una casa che non c’è più, l’accoglienza ricevuta in seminario per lunghi mesi. La domanda che mi ponevo era sempre la stessa: cosa fare ?

Ed ecco una telefonata improvvisa, inaspettata, una voce che non conoscevo quella del Prof. Barsi che offre l’aiuto del Progetto Agata Smeralda, un’associazione di cui non avevo mai sentito parlare, ma sicuramente era il segno di un bene più grande per me e per questo popolo martoriato, soprattutto per i suoi bambini. Inizia così una stretta collaborazione che negli anni, grazie all’adozione a distanza, vedrà nascere una scuola elementare che oggi accoglie 450 bambini ; una scuola materna che ospita ogni giorno 170 bimbi che preparano la loro formazione in ambienti belli, puliti, luminosi, arieggiati e colorati ; una casa di accoglienza che provvede a 100 bimbi al di sotto dei tre anni, le cui mamme sono morte di AIDS, colera, o per colpa delle bande armate che da queste parti si scontrano giorno e notte, mettendo a rischio vite innocenti ; una clinica pediatrica che segue anche le donne in gravidanza, accompagnandole nel parto e seguendole anche dopo la nascita dei loro bambini. C’è poi un programma nutrizionale, destinato ai piccoli malnutriti gravi che purtroppo sono numerosissimi in questa grande baraccopoli. Ottantacinque collaboratori haitiani, alcuni dei quali sono ragazzi di strada, cresciuti con me in questi anni. Oggi alcuni di loro hanno portato a termine gli studi e si sono da poco laureati, assumendo cariche di responsabilità nelle nostre stesse opere.

Un’opera grande e bella la nostra! Sono state rimosse tonnellate di immondizia, grazie all’aiuto prezioso dei soldati italiani, che hanno dato testimonianze indimenticabili di amore verso le creature haitiane. Il vuoto creato dalla rimozione dell’immondizia è stato riempito con materiali di riporto e sul nuovo terreno realizzato sono iniziati i lavori che oggi vedono il Vilaj Italyen – nome dato dalla gente viste le mie origini e la provenienza degli aiuti – essere di esempio e di richiamo anche per il Presidente di Haiti. Infatti aveva visto dal suo aereo l’esistenza di questa realtà ed ha voluto visitarla, rimanendo profondamente colpito dal nostro lavoro. Per questo ha dato il via ad una serie di importanti lavori all’interno della baraccopoli, come la costruzione di una scuola professionale, di un nuovo porto, di un nuovo mercato e speriamo, in futuro, anche di case per la popolazione haitiana.

Una storia importante quindi quella del Vilaj Italyen che non si sarebbe potuta raccontare senza gli aiuti di tante persone, come Voi, carissimi amici del Rotary Club, che ci avete dato una mano, anzi, una grossa mano.

In particolare, ricordo l’area esterna della scuola materna, realizzata con il Vostro generoso contributo, ed oggi arricchita anche di piante e fiori. Un’area che offre ai bimbi, che abitano nelle baracche, degli spazi di gioco e di riposo che li aiuteranno a crescere in maniera più umana. L’importante offerta che ci avete donato negli anni 2012/2013 è stata destinata all’acquisto di latte in polvere per i nostri bambini. Questo vostro grande aiuto economico ci ha permesso non solo di sostenere i bambini dell’orfanotrofio, ma anche di dare vita, all’interno della clinica pediatrica, al « Programma latte », che si occupa di neonati denutriti, ma spesso anche di bambini in gravi condizioni di salute. In questi quattro anni circa 400 creature sono state seguite per mesi e molte sono vive soltanto grazie alla Vostra significativa generosità.

Ricordo poi il recentissimo contributo da Voi inviato per acquistare i vaccini contro il colera che purtroppo nelle scorse settimane si è verificato in maniera violenta, uccidendo sei nostre creature. Oggi tutti i bambini della scuola, della casa e dell’asilo sono stati vaccinati, come tutti gli operatori. Abbiamo ancora a disposizione una quantità di vaccini, che ci consentirà di immunizzare nei prossimi giorni anche i bimbi della baraccopoli che non frequentano le nostre opere.

Un aiuto dunque il Vostro, unito a quello della grande famiglia di Agata Smeralda, indispensabile per poter continuare a donare speranza e futuro ai nostri bambini. Un aiuto che permette di guardare al loro domani con ottimismo, perchè stanno già vivendo un’umanità diversa; un aiuto che ci parla di amici lontani che lottano con noi per costruire un mondo migliore; un aiuto che per molti dei nostri bambini fa la differenza tra la morte e la vita.

Grazie di vero cuore dunque a Voi tutti, ed in particolare ai carissimi amici Governatori Ing. Franco Angotti e al Dott. Arrigo Rispoli. Spero davvero che i Rotary Club non ci abbandonino e vogliano continuare a camminare con noi per i sentieri fangosi di Waf Jeremie, dove il dolore, la fatica, la miseria non devono essere l’ultima parola sulla vita dei nostri bambini.

Che il Signore Vi benedica e Vi ricompensi come sa Lui per il bene che avete fatto e che spero vivamente vorrete continuare a fare, per alleviare le sofferenze di tante persone bisognose. Vi aspetto qui a Waf per farVi incontrare un pezzo di umanità nuova, in una miseria che sembrerebbe negare ogni speranza.

Un caro abbraccio a Voi tutti,

Suor Marcella Catozza

Fraternità Francescana Missionaria

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