MISSIONARI: I VERI AUTORI DELLE STORIE DI RESURREZIONE

 In Lettere del Presidente, Notizie

In un periodo in cui i riflettori del mondo sono tutti puntati sulla guerra in Ucraina, nelle periferie del mondo si continua a morire. E lo si fa quasi in silenzio, a causa di una disperazione estrema che si trasforma in sangue ogni giorno. Da Haiti alla Nigeria, il mondo sembra aprire gli occhi sull’inferno della povertà.

La morte ad Haiti di Suor Luisa Dell’Orto ha sconvolto l’Italia. Una suora italiana, originaria di Lecco, è stata uccisa durante un tentativo di rapina sull’Isola caraibica. L’hanno uccisa in strada, uomini armati fino ai denti e mascherati l’hanno raggiunta e hanno aperto il fuoco. Un proiettile ha tranciato la giugulare. Così, adesso, l’Italia apre nuovamente gli occhi sull’inferno di Haiti.

Un’isola in cui il Progetto Agata Smeralda è presente da anni. Soprattutto grazie al lavoro svolto da Suor Marcella Catozza, nostra referente, che proprio come Suor Luisa lavora da più di 20 anni a stretto contatto con i bambini, cercando di strapparli dall’orribile destino della vita di strada. Haiti non è l’unico inferno silenzioso che d’un tratto ha ricordato della sua esistenza. La strage nella chiesa di San Francesco Saverio di Owo ha drammaticamente aperto gli occhi su una Nigeria che sanguina. Un giorno di festa per i cristiani del Paese si è trasformato in tragedia. Una Pentecoste di sangue.

Un gruppo di uomini armati ha fatto irruzione durante le celebrazioni della Solennità: spari, esplosioni, grida. Poi un silenzio assordante, disperazione e tanti morti. Sono più di cinquanta le vittime trovate riverse in pozze di sangue, all’interno e all’esterno della chiesa, tra cui anche molti bambini. Un’ecatombe in Nigeria che riaccende i riflettori sulla violenza spietata di un Paese allo sbando, dove la povertà estrema si fonde agli interessi economici delle superpotenze, creando morte e distruzione.

Dopo la carneficina a Owo, ecco che altri due sacerdoti cattolici sono stati rapiti: Peter Udo e Philemon Oboh. Alcuni rapitori hanno bloccato la loro automobile portandoli in un posto sconosciuto per chiedere un riscatto che, se non arriverà, si trasformerà in altro sangue.

Ad Haiti, come in Nigeria, il Progetto Agata Smeralda è presente e lotta strenuamente al fianco dei più indifesi. Suor Marcella Catozza accudisce più di 400 bambini haitiani. In Nigeria le Suore Passioniste di San Paolo della Croce, con il loro lavoro, oltre 30 bambini tornano a sperare in un futuro migliore grazie alla grande famiglia di Agata Smeralda. Combattiamo ogni giorno per diffondere semi di amore e sorrisi di carità in Paesi martoriati dalla violenza, in cui la povertà uccide. Non possiamo far sì che la morte trionfi sulla vita, che il terrore paralizzi migliaia di creature innocenti, e non potremmo farlo senza il lavoro svolto da coloro che donano la loro vita in favore della vita degli altri. I missionari, con il loro lavoro, scrivono storie di resurrezione, spesso rischiando la loro vita. La nostra gratitudine nei loro confronti non ha eguali.

Mauro Barsi

 

 

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