Padre Paolo Bizzeti SJ, da sempre grande amico di Agata Smeralda, nominato Vescovo in Turchia
Carissimi amici di Agata Smeralda,
mentre mi trovavo a Salvador Bahia mi è arrivata una notizia molto bella e inaspettata. Stavo recandomi ad incontrare uno dei bambini di Agata Smeralda in una località segreta perché costretto a fuggire durante la notte insieme alla mamma e a due sorelline, mentre gli altri suoi tre giovani fratelli erano stati uccisi da una banda criminale coinvolta nel traffico della droga.
Ero angosciato dall’accaduto ed anche dalla sorte di questa famiglia quando ho saputo che Padre Paolo Bizzeti, gesuita, grande amico da sempre di Agata Smeralda, è stato nominato dal Papa Vicario Apostolico dell’Anatolia e quindi Vescovo della Turchia.
Lo conosco da molti anni e non vi nascondo che la notizia mi ha profondamente emozionato. Papa Francesco ha scelto un grande uomo di Dio, profondo conoscitore della Bibbia e della Turchia, dotato di non poche capacità organizzative e vero figlio di S. Ignazio di Loyola, per inviarlo in una terra, dove non mancano gravissimi problemi sociali e religiosi, per sostituire il suo predecessore ucciso in un attentato.
Padre Paolo è per me un grande amico e non è un caso se poco prima di partire per Salvador Bahia mi sono recato a Padova per salutarlo e per chiedere che le sue preghiere accompagnassero il mio viaggio nelle favelas della Bahia. In quell’occasione, coincidenza, mi ha donato una copia del libro appena uscito di cui è autore: “Turchia”.
Padre Bizzeti ha creduto fermamente nel lavoro di Agata Smeralda e si è adoperato sempre per trovare delle generose offerte da destinare ai più poveri seguiti dalla nostra Associazione. I suoi scritti rimangono per noi dei testi fondamentali di meditazione per capire fino in fondo come ci si deve muovere per andare incontro ai più poveri. Lui stesso è andato due volte a Salvador Bahia nel cuore del Progetto Agata Smeralda ed è rimasto entusiasta di quanto da noi realizzato. Le foto che abbiamo lo ritraggono nella sede della nostra Associazione, ma soprattutto nelle favelas per incontrare le persone delle baracche e per distribuire loro ceste di cibo denominate “ceste basiche”.
Mi è rimasto molto impresso un suo scritto indirizzato alla grande famiglia di Agata Smeralda in occasione del Giubileo del 2000 in cui ci esortava a leggere la Bibbia ed in particolare a prendere sul serio il capitolo 25 del Libro del Levitico: “In esso – notava Padre Bizzeti – ci sono frasi che non ci lasciano molto tranquilli. Ascolta un po’: “Se il tuo fratello divenuto povero vende una parte della sua proprietà… al Giubileo il compratore uscirà e l’altro rientrerà in possesso del suo patrimonio”.
“Se il tuo fratello che presso di te cade in miseria ed è privo di mezzi, aiutalo, come un forestiero ed inquilino, perché possa vivere presso di te. Non prendere da lui interessi, né utili; ma temi il tuo Dio e fa’ vivere il tuo fratello presso di te…..”. Sono frasi terribili, rivolte non soltanto all’antico Israele, ma anche a noi oggi, perché la Parola di Dio è parola viva, che parla al presente. Se poi tu che mi leggi non sei cristiano, non credere di non avere a che fare con queste cose: la via della felicità anche per te passa esclusivamente dal rimboccarti le maniche per dare una mano al tuo fratello e alla tua sorella, perché solo chi investe nella vita, troverà la vita! Agata Smeralda da molto tempo ha deciso di investire nella vita di tanti bambini e bambine. Per te che vuoi vivere il Giubileo come grande occasione per riconciliarti con Dio, con gli uomini e con te stesso, è tempo di rinnovare la tua adozione a distanza con una quota più generosa, con l’invio di un’offerta per una “cesta basica”, con il sensibilizzare qualcuno perché si faccia carico di una vita disperata. E lo stesso vale per te non credente, ma portatore della dignità umana. Ricordiamoci tutti che per il bambino povero cui Agata Smeralda ha dato una speranza, non esistono credenti o non credenti, ma solo due categorie di persone: quelli che lo prendono sul serio e lo aiutano a vivere e quelli che si chiudono nel loro egoismo”.
Siamo certi che Padre Paolo in Turchia, nonostante le tante difficoltà, porterà avanti un lavoro fecondo al servizio dei cristiani e di tutto quel popolo che la Provvidenza di Dio gli ha affidato. Tutto questo “Ad majorem Dei gloriam”. Noi gli saremo vicini come non mai e non soltanto con la preghiera, ma anche con la stessa concretezza con cui lui fino ad oggi ha accompagnato la grande famiglia di Agata Smeralda.
Buon lavoro, carissimo Padre Paolo, ti giunga da tutti noi e dalla tua città di Firenze un grandissimo e forte abbraccio! Sempre avanti!
Mauro Barsi
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Source: NOTIZIE
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