A proposito di sostituzioni…

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Preg.mo Prof. Barsi, ricevo la preg.ma sua del 25/10/10 nella quale mi informa dell’avvenuto cambio del bimbo adottato con il Progetto Agata Smeralda.

Cioè a distanza di solo un anno da un precedente ulteriore cambio. Tenevo a farle sapere che questo fatto NON costituisce affatto per lo scrivente, che insieme a sua moglie Elisabetta ha aderito a questo progetto dal 1998, motivo di disappunto. Da quando abbiamo insieme deciso di vivere questa esperienza abbiamo anche implicitamente delegato totalmente alla sua Associazione, verso cui riponiamo massima fiducia, ogni gestione tecnica dell’adozione.

Per cui ben venga la foto della nostra nuova bimba Diana Dos Santos. Le comunichiamo che né Diana, né eventuali futuri bambini che dovessero succedersi saranno per noi fonte di rammarico. Anzi tutt’altro, sarà come partecipare sempre alla festa di una nuova nascita…

Pensiamo infine, concordando con quello da Lei stesso ribadito nella lettera, che ciò non tolga nulla alla schiettezza, alla genuinità, alla spontaneità e soprattutto all’efficacia (che è per noi la cosa più importante) del gesto dell’adozione a distanza.

Con i migliori auguri di buon lavoro.

Dott. Stelio Alvino

Dott.ssa Elisabetta Venturi

Abbiamo voluto evidenziare questa lettera, perché non solo ci sembra molto bella, ma anche perché rispecchia lo spirito con cui è giusto rapportarsi all’”adozione”. Non ci stancheremo di ripetere che sostenere a distanza un bambino non è, prima di tutto “per noi”, per le nostre esigenze, ma è un grande atto di amore e di generosità a favore di una creatura, fisicamente lontana, ma prossima a noi sul piano umano. I bambini adottati a distanza sono i più poveri e vivono situazioni spesso molto difficili. Così non mancano casi nei quali l’adozione a distanza non è più, per quel bambino, possibile od opportuna: quando la famiglia ad esempio, e sono tanti questi casi, si trasferisce lontano, per l’opportunità di un lavoro, oppure è costretta a fuggire a causa delle violenze che si verificano nel quartiere, oppure quando la famiglia si divide; oppure, e qualche volta accade anche questo, quando le condizioni economiche e sociali migliorano e non è quindi più necessario un sostegno… I casi possono essere tanti e diversi. Noi vogliamo essere seri e preferiamo raccontare agli adottanti sempre e soltanto la verità. Se una situazione cambia, lo diciamo apertamente. Contiamo che la sostituzione proposta sia accolta senza drammi, ma in spirito di servizio e di condivisione.

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