IL NOSTRO AIUTO AI PROFUGHI UCRAINI PASSA ANCHE DA PAPA FRANCESCO
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E in questa circostanza così importante, noi di Agata Smeralda non abbiamo perso l’occasione di continuare a scrivere storie d’amore e di resurrezione. La nostra grande famiglia, infatti, non poteva presentarsi a mani vuote davanti al Santo Padre.
Agata Smeralda è stata la prima bambina che, il 5 febbraio 1445, venne abbandonata nella pila dell’acqua benedetta dello Spedale degli Innocenti a Firenze. E, per questo, abbiamo deciso di dare il suo nome al nostro Progetto, per abbracciare in lei tutti i bambini e le bambine del mondo, che sono nel bisogno. L’esperienza quotidiana ci dice che il problema dell’infanzia non esiste soltanto nei Paesi del Sud del mondo, ma anche nelle nostre città. E da qui nasce il legame speciale che ci lega allo Spedale degli Innocenti. Da qui la nostra idea di donare a Papa Francesco una ceramica invetriata robbiana che raffigura un bambino in fasce. Un regalo simbolico che rappresenta quei valori puri che da sempre ci spingono ad aiutare i più poveri tra i poveri. 
Ma non solo. Per il Progetto Agata Smeralda era importante fare di più. Un gesto concreto di fronte all’ultima emergenza umanitaria a cui il mondo sta drammaticamente assistendo: la guerra in Ucraina. Milioni di donne, bambini e anziani stanno vivendo sulla propria pelle le sofferenze di un conflitto insensato. Milioni di persone costrette ad abbandonare la propria casa e tutto ciò che per loro era familiare per sfuggire ai bombardamenti e alla morte. Ritrovandosi senza più niente.
Per questo il Progetto Agata Smeralda ha presentato al Santo Padre la ricevuta di un bonifico di Euro 30.000,00 per le sue opere di carità. Un aiuto concreto tramite il Cardinale Konrad Krajewski, inviato da Papa Francesco al confine tra Polonia e Ucraina per aiutare quei tanti profughi disperati che hanno bisogno di quella “tenerezza” e di quell’amore, che il Pontefice ritiene fondamentali nell’aiuto degli indifesi.
