Notizie drammatiche da Haiti (aggiornamento)

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Carissimi amici, ci giungono oggi notizie drammatiche da parte di Suor Marcella Catozza, nostra preziosa referente ad Haiti. Il suo scritto, che allego alla presente, non ha bisogno di troppi commenti. Non ci rimane che accompagnare con la preghiera il lavoro stupendo che questa Religiosa sta portando avanti al servizio dei più poveri, con la viva speranza che la situazione si possa risolvere quanto prima e nel migliore dei modi. Grazie per la Vostra attenzione e per il bene che ci aiutate a seminare.

Con molti cari saluti, Mauro Barsi

Carissimi Amici di Agata Smeralda,

Vi racconto quello che stiamo vivendo qui.Qui per noi sono ore pesanti soprattutto perché dobbiamo capire la strada ed il compito.

Lunedi i banditi hanno fatto irruzione nella clinica, questa volta erano tanti ed armati. Hanno sparato quando Mercidieu, il ragazzo che sta al cancello non voleva aprirlo e così abbiamo dovuto aprire. Chiedono la tangente mensile per fare protezione e di essere assunti all’interno della clinica. Avendo ricevuto un rifiuto, hanno occupato la clinica venendo con dei carretti per portare via tutto. Ci hanno obbligato ad andarcene e siccome Valentina e Maria erano fuori con la machina per comprare il latte dei bimbi denutriti, siamo dovuti andare via a piedi attraversando tutta Waf senza nessuno che facesse assolutamente nulla.

È stato davvero brutto.

La clinica è rimasta in mano ai banditi che poi non hanno preso niente ed i ragazzi poi hanno bloccato le porte visto che la chiave ce l’avevo io. Ho chiuso la scuola e fermato il cantiere.

Il nunzio ed il console stanno accompagnando la cosa richiamandoci alla prudenza, per cui non stiamo andando a Waf ma siamo a casa a riposare godendoci sole e piscina almeno fino al 22 giugno, data in cui dovremo lasciare questa casa. Poi solo il buon Dio sa cosa sarà. Ora dovremmo capire se ci sono le reali condizioni per restare a lavorare in questo posto. Sinceramente quello che è accaduto è davvero grave questa volta e mi sembra che spazzi via ogni possibilità futura, ma non è il momento di decidere.

Intanto stiamo trattando. La gente del vilaj italyen ha fatto una riunione ieri a cui io non ho deliberatamente partecipato. Dicono di aver chiesto al bandito di rispettare quello che stiamo facendo e dicono lui abbia accettato. IO ho chesto due documenti scritti uno del bandito ed uno del magistrato della zona che chiedono il nostro ritorno.

Vediamo cosa succederà.

Un abbraccio

Marci

 

Aggiornamenti:

Carissima Suor Marcella,


le notizie appena ricevute mi lasciano senza parole. Non avrei mai immaginato che la situazione in Haiti potesse precipitare fino a questo punto.

Anche a nome dei miei collaboratori, mi preme di fare sapere a te ed a tutti gli amici che vi siamo affettuosamente vicini, con la viva speranza che i banditi si ravvedano e che il vostro lavoro al servizio dei più poveri possa continuare. Per questo motivo ci uniamo a voi con la preghiera affinché Maria, la Vergine Madre, intervenga in questa situazione per riportare serenità e pace.


Un grande e forte abbraccio,


Mauro Barsi

Risposta di Suor Marcella:

Grazie a voi tutti davvero. In queste ore ci cofnrota sapere che tanti

amici sono con noi e pregano perche’ la situazione possa trovare un po’

di luce per il bene dei piu’ poveri che in una nostra eventuale

partenza sarebbero ancora una volta I piu’ colpiti.


Da giorni ormai ricevo decine e decine di telefonate di gente in

lacrime che mi chiede di non mollare e di non lasciar cadere la

speranza iniziata.

In queste ore gli anziani del villaggio stanno trattando con i banditi

per cercare di farli ragionare perche’ sanno che se dovessimo andare

via loro tornerebbero ad essere la discarica comunale di Port au

Prince e tanti bimbi tornerebbero a morire di fame.


Nel pomeriggio ho qui a casa un incontro con i professori della

scuola, che non essendo di Waf sono spaventati, ma si stanno dando da

fare per capire come andare avanti. In questi giorni la scuola e’

chiusa ed e’ triste pensare che tanti bimbi potrebbero perdere il loro

primo anno di scuola per la violenza di pochi.

La gente del vilaj italyen e’ spaventata all’idea che possiamo

andarcene ma per ora dobbiamo tenere la posizione per indurre i

banditi a riflettere ed a rispettare quello che stiamo facendo.


Sono ore pesanti ma afidate alla Madonna perche’ apra in cammino e

riconfermi la strada. Grazie per essere con noi anche in questo dolore


Marcella

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