BEIRUT, LA LUCE DI SPERANZA ACCESA DA AGATA SMERALDA

 In Emergenze, Notizie

4 Agosto 2020, alle ore 18 una forte esplosione al porto accende i riflettori su Beirut. Successivamente sapremo che è stata la più grande esplosione dal 1945 a oggi, seconda solo agli ordigni nucleari.

In un secondo un’esplosione devastante cambia per sempre il volto di Beirut. Le immagini, che in pochi secondi fanno il giro del mondo, sono impresse nella nostra mente come se fosse accaduto pochi istanti fa. Immagini che sono solo il preludio ad una corsa contro il tempo per salvare il numero più alto di persone. La conta incessante di morti, feriti e dispersi continuerà per mesi. Alla fine saranno quasi 200 le persone spazzate via da quella detonazione, 6.000 feriti e trecentomila i senzatetto.

A poche ore da quell’istante indelebile e fatale Padre Victor Assouad sj, Consigliere del Padre Generale dei Gesuiti e suo Assistente per il Medio Oriente, ha dichiarato: “Questa disastrosa esplosione rischia di mettere in ginocchio il nostro Paese e di affamare quasi tutta la popolazione, visto che i silos di grano al porto sono stati completamente distrutti, privando il Paese delle sue ultime risorse alimentari”.

Il Progetto Agata Smeralda non poteva lasciare da sola la bella

Beirut. Il disastro scoppiato ha lasciato cicatrici profonde sui volti dei bimbi libanesi, ma anche nel loro futuro. Il Progetto ha voluto contribuire concretamente a trasformare la catastrofe in speranza.

In poco tempo la grande famiglia di Agata Smeralda è riuscita a raccogliere Euro 25.000 che il Prof. Barsi ha consegnato personalmente a Padre Victor Assouad nella sede della Curia Generalizia della Compagnia di Gesù a Roma.

Un’importante somma che, una volta trasferita in Libano, è stata versata per contribuire ai progetti sociali che vengo

no intrapresi dagli studenti dell’Università Saint-Joseph di Beirut, dove operano i Padri Gesuiti. L’intervento è stato a sostegno di vari progetti di ricostruzione e assistenza sociale e umanitaria alle famiglie più colpite dalla forte esplosione.

Il motto utilizzato dagli studenti è stato “Donare per educare”. Un concetto tanto caro alla nostra Associazione che, da sempre, lotta per garantire vita e dignità umana sopra ogni cosa, con la consapevolezza che la vera rivoluzione possa partire solo dai banchi di scuola.

Il Rettore dell’Università Saint-Joseph di Beirut, Padre Salim Daccache sj, ha voluto ringraziare, con una lettera, i tanti amici e benefattori di Agata Smeralda che hanno contribuito a ricostruire l’Università e a sfamare tante famiglie libanesi che in un istante hanno perso tutto.

Articoli recenti
0

Inizia a digitare e premi Enter per effettuare una ricerca