LA MOSTRA FOTOGRAFICA DI GABRIELE VIVIANI A SCANDICCI

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Scatti di dignità umana


“Sono immagini estrapolate da vari reportage effettuati in tutto il mondo, soprattutto dove la dignità umana è calpestata, dove non ci sono diritti”: lo dice Gabriele Viviani, fotografo professionista che ha lavorato per importanti testate nazionali, e autore principale della mostra fotografica

“Bambini, patrimonio dell’umanità. Scatti dal mondo” di Gabriele Viviani e Luca Montelatici, allestita dagli stessi studenti nel grande salone d’ingresso dell’Istituto Professionale “Sassetti-Peruzzi” di Scandicci. L’iniziativa, promossa dal Progetto Agata Smeralda, associazione per l’adozione a distanza, in collaborazione con l’Istituto “Sassetti-Peruzzi” di Scandicci, è stata ideata per ricordare il 50° Anniversario della Dichiarazione dei Diritti del Bambino, ed è stata inaugurata dal Sindaco di Scandicci Simone Gheri, insieme all’Assessore alla pubblica istruzione Sandro Fallani, al Sovrintendente scolastico regionale Dott. Cesare Angotti, al Dirigente scolastico Prof. Saverio Craparo, al Capitano dei Carabinieri Romolo Riccio, agli Assessori alla cultura e alla pubblica istruzione del Comune di Lastra a Signa Marco Capaccioli e Claudio Russo.

La mostra poi ha ricevuto anche la visita a sorpresa del Cardinale Arcivescovo di Salvador Bahia e Primate del Brasile Geraldo Majella Agnelo che, di passaggio da Firenze, ha accolto l’invito del Professor Mauro Barsi, Presidente del Progetto Agata Smeralda, a visitare con lui la mostra fotografica.

L’Arcivescovo di Salvador si è soffermato a lungo davanti alle bellissime immagini, e si è poi intrattenuto con numerosi giovani studenti e con alcuni insegnanti, sottolineando l’importanza e il significato di questa iniziativa, insistendo in particolare sull’impegno contenuto nel preambolo della Dichiarazione Universale: “L’umanità ha il dovere di dare al bambino il meglio di se stessa”.

“Agata Smeralda –ha detto il Cardinale Agnelo – nel mio Brasile sta facendo proprio questo, sostenendo concretamente la crescita di diecimila creature, che possono guardare al futuro con speranza e vedere rispettata e valorizzata la loro dignità di esseri umani”.

Anche il Sindaco di Scandicci, che durante l’inaugurazione si è complimentato per l’iniziativa, ha chiesto che la mostra fotografica possa essere allestita successivamente nel Municipio, e ha osservato “come nel nostro mondo spesso ci si arrabbi per tante piccole cose, mentre in tanti Paesi c’è chi sta davvero peggio e riesce lo stesso a sorridere”. Rivolgendosi poi ai numerosi giovani studenti presenti ha ricordato l’importanza dell’accoglienza e dell’integrazione degli immigrati sia nella scuola che nella nostra società.

Nel suo intervento Barsi ha ricordato invece ai presenti che ogni giorno più di 26.000 bambini sotto i 5 anni muoiono nel mondo per ragioni che potrebbero essere facilmente prevenute. 17.000 bambini per fame, 6 milioni all’anno, 1 ogni 5 secondi. E rivolto ai tanti studenti ha detto “facciamo tutti la nostra parte, non possiamo stare a guardare ma insieme rimbocchiamoci le maniche”.

Gabriele Viviani, nell’illustrare la mostra fotografica, ha sottolineato in particolare un aspetto: “Sono immagini serene, perché credo sia importante rispettare sempre la dignità di chi stai fotografando. Anche con la macchina fotografica dobbiamo trattare gli altri come noi stessi. Girando molto nel mondo, viaggiando in Paesi con seri problemi sociali, entri in crisi e dubiti che ci sia un rimedio a queste situazioni. Poi però, guardando l’innocenza, la purezza dei bambini, trovi la luce, trovi la soluzione. E’ questa innocenza che ho cercato di fotografare e di esprimere”. E a chi gli chiedeva quale fosse la foto più bella da lui fatta, così ha risposto: “Le foto più belle? Direi quelle che non faccio: dinanzi a situazioni in cui non sono sicuro di rispettare la dignità altrui, preferisco fermarmi sulla soglia….perché è un altro me stesso che incontro negli altri, si tratti di uno che farnetica per effetto della droga, di un malato di lebbra, oppure di un bambino che cerca cibo fra i cumuli di spazzatura… Quello – mi dico ogni volta – sono io. Sarei contento se la mia immagine venisse data in pasto agli altri?”

Il Professor Barsi, nella sua doppia veste di docente del “Sassetti-Peruzzi” e di Presidente del Progetto Agata Smeralda, si è detto grato al Cardinale Arcivescovo per la sua significativa visita. Ha poi ringraziato il Sindaco e le altre Autorità presenti per la partecipazione a questo importante evento, che ha principalmente lo scopo di sensibilizzare i giovani affinché si rimbocchino le maniche perché le parole del preambolo non rimangano soltanto sulla carta.

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