L'ARCIVESCOVO DI SALVADOR IN VISiTA A FIRENZE “Grazie per aver tenuto vivo il gemellaggio”

 In Notizie

La recente visita a Firenze del Card. Geraldo Majella Agnelo è stata davvero un grande dono per tutti ma, in particolare, per la grande famiglia di Agata Smeralda poiché l’attività del nostro Progetto nelle favelas poverissime di Salvador Bahia ha nel suo Vescovo, Dom Geraldo, un preciso punto di riferimento.

E’ venuto a Firenze come tante altre volte in questi ultimi dieci anni, prima di tutto per incontrare i suoi numerosi amici, ma anche per rafforzare con la Sua presenza l’impegno di solidarietà e di collaborazione tra Italia e Brasile che continua ormai da quasi 18 anni.

Molto significativa anzitutto è stata la Sua visita fraterna in Arcivescovado a S. E. Mons. Giuseppe Betori. Non possiamo dimenticare infatti che la Chiesa fiorentina è presente con i suoi missionari a Salvador da oltre quaranta anni in un progetto di evangelizzazione e promozione umana. Successivamente il Cardinale, sempre accompagnato da Mauro Barsi, presidente dell’associazione, si è recato in Palazzo Vecchio, il cuore civile della città, per una visita culturale dove il Presidente del Consiglio comunale Eugenio Giani ha mostrato con competenza e squisita cortesia la ricchezza artistica e l’importanza storica di questo edificio.

Nell’occasione, proprio nella Sala dove nel lontano 1991 fu siglato il gemellaggio tra la città di Firenze e quella di Salvador Bahia “in nome dei bambini”, Dom Geraldo ha richiamato l’attenzione del Presidente sull’importanza di riattivare con gesti concreti anche da parte dell’Amministrazione comunale quel gemellaggio, “finora tenuto vivo, con costanza –ha sottolineato-, dalla presenza dei nostri missionari e dal sostegno e dalle numerose attività del Progetto Agata Smeralda”. E facendo riferimento al cinquantesimo anniversario della “Dichiarazione Universale dei diritti del bambino”, e in particolare al suo preambolo, dove si legge che “L’umanità ha il dovere di dare al bambino il meglio di se stessa”, il Cardinale ha continuato evidenziando che “è questo che da 18 anni il Progetto Agata Smeralda sta facendo in Brasile e nei luoghi del mondo dove sta attivamente operando. Con un approccio semplice e straordinario a un tempo: quello di avvicinarsi ai poveri riconoscendo in primo luogo la loro dignità di fratelli, chiamandoli per nome, perché sa che ogni povero, ogni bambino povero non è un numero, ma una persona, fratello e sorella: ogni vita, ogni figlio, ogni uomo e ogni donna sono parola di Dio, un pezzo della presenza, della verità, della bellezza del Creatore, della bellezza di Dio”.

Due, poi, i momenti significativi di preghiera: la visita alle tombe dei Vescovi fiorentini nella cripta della Cattedrale e la Celebrazione dell’Eucarestia nella Chiesa di S. Lucia de’ Magnoli insieme a Mons. Rafael Biernaski, già segretario particolare del compianto Card. Lucas Moreira Neves e attuale Capo ufficio della Congregazione per i Vescovi, grande amico di “Agata Smeralda”. Con loro anche il parroco, Don Gregorio Sierputowski, e Don Wieslaw Olfier che per cinque anni hanno lavorato nelle favelas di Salvador Bahia inviati dalla Chiesa fiorentina.

Al termine della Celebrazione, alla quale ha partecipato numerosa anche la comunità polacca che vive a Firenze, Dom Geraldo ha voluto ringraziare con parole toccanti il Progetto, tutti gli adottanti, gli amici ed i benefattori.

Non poteva mancare una visita alla sede di Agata Smeralda, dove ha potuto vedere le foto e i documenti di archivio che riportano alle origini del Progetto. Molto affettuoso è stato poi l’incontro con Don Renzo Rossi, con Don Sergio Merlini e con i collaboratori di Agata Smeralda.

Prima di lasciare Firenze il Card. Agnelo ha voluto visitare nella Basilica di S. Marco la tomba di Giorgio La Pira, dove ha sostato a lungo in preghiera.

Leggi tutto l’articolo…

Articoli consigliati
0

Inizia a digitare e premi Enter per effettuare una ricerca